Progetto E LA SUA
INGEGNERIZZAZIONE
Il progetto definitivo approvato con determina n. 193/2021 dal Comune di Pescantina prevede interventi mirati alla messa in sicurezza della discarica e alla riduzione dei contaminanti, da realizzare nell’arco di 10 anni.
La sua ingegnerizzazione ha apportato alcune importanti migliorie come il trattamento del percolato in loco al posto del suo smaltimento.
L’ingegnerizzazione del Progetto Definitivo approvato, prevede l’adozione di migliorie e una serie di azioni da svolgere in contemporanea tra cui:
- il raggiungimento di una morfologia tale da permettere lo sgrondo delle acque meteoriche, senza apporto di ulteriori rifiuti;
- l’emungimento e trattamento del percolato presente nel vecchio corpo rifiuti;
- la valorizzazione del biogas prodotto dal corpo discarica per la produzione di energia;
- un intervento di barriera idraulica sulla falda freatica che permetta l’emungimento della falda contaminata sottostante la discarica ed il suo trattamento.
Questi principali interventi, finalizzati alla messa in sicurezza della discarica e ad abbattere le concentrazioni di contaminanti nelle acque di falda, si svolgeranno nel corso di due fasi principali del progetto: una prima fase operativa della durata di 8 anni e una seconda fase post-operativa della durata di 2 anni.
Riassetto morfologico
Il riempimento della discarica sarà realizzato per lotti con materiali certificati per garantire il riassetto morfologico e lo sgrondo delle acque meteoriche
Il riempimento della discarica al fine di permettere il riassetto morfologico e il naturale sgrondo delle acque meteoriche che oggi vanno ad alimentare acquitrini interni alla discarica, sarà effettuato per lotti successivi. Il riempimento è previsto con terre e rocce, materiali da cava e materiali certificati.
Per il riempimento sono stimati essere necessari circa 800.000 mc.
Trattamento del percolato
Il trattamento del percolato, con tecnologie innovative e sostenibili, mira a ridurre l’impatto ambientale, riciclare risorse e gestire sostanze pericolose come i PFAS, affrontando la sfida principale del progetto
Il trattamento del percolato, che si stima essere pari a circa 200.000 metri cubi, rappresenta la maggiore sfida tecnica ed economica di tutto il progetto, data l’alta concentrazione e diversità di sostanze inquinanti presenti tra cui i PFAS. La soluzione proposta prevede l’implementazione di una serie di tecnologie disposte in sequenza ottimale, la cui integrazione è altamente innovativa, che consentono di ottenere a costi sostenibili i seguenti risultati:
- Elevate performance per il trattamento percolato: utilizzando un processo multistadio, il percolato sarà trattato fino a raggiungere i limiti previsti per le acque destinate al consumo umano, garantendo che l’acqua scaricata sia sicura e conforme agli standard di potabilità.
- Gestione dei PFAS: I PFAS saranno isolati e concentrati in una matrice dal volume molto ridotto. Quest’ultimo sarà inviata a termo distruzione, l’unica tecnologia attualmente disponibile per distruggere efficacemente i PFAS. La soluzione altamente concentrata rappresenta l’unico rifiuto da inviare allo smaltimento all’esterno della discarica, ma grazie alle tecnologie applicate equivale a meno di un millesimo del percolato trattato.
- Ottenimento di materiali riciclabili: il processo di trattamento porta alla produzione di un fango che sarò sottoposto ad ultriori trattamenti ottenendo materiali riutilizzabili come ad esempio ghiaia sintetica. Questo processo non solo riduce il volume di rifiuti, ma trasforma materiali non idonei in risorse utili.
La filiera di tecnologie non solo mira a risolvere il problema del percolato in modo efficace, ma anche a garantire un impatto ambientale minimo, promuovendo l’economia circolare attraverso il riciclo delle sostanze e la riduzione dei rifiuti. Allo stato attuale non esistono impianti che tali caratteristiche.
Valorizzazione del biogas
Il progetto include un sistema avanzato di raffinazione del biogas e la sua cogenerazione, garantendo efficienza e competitività di tutto l'impianto
Il progetto prevede l’installazione di un sistema di raffinazione del biogas e di un sistema di cogenerazione per una portata a piena potenza di 49 Mm3/h. Per il sistema di cogenerazione, il cui corretto funzionamento richiede una percentuale di metano sul biogas superiore al 60%, si prevede di raffinare il biogas tramite la rimozione parziale dell’anidride carbonica e dell’acido solfidrico con un processo che prevede l’impiego anche di materiali derivanti da processi di economia circolare.
Il biogas in uscita dall’impianto potrà raggiungere concentrazioni di metano superiori al 70% v/v e sarà valorizzato in un impianto di cogenerazione che produrra energia a servizio degli altri impianti presenti nel sito come quello dedicato al trattamento del percolato.